Il libro di cui vorrei parlare oggi è scritto da Rossella Grenci e Antonio Spina, Filastrocche sui gruppi consonantici
Grazie al meraviglioso blog di Rossella ho conosciuto il suo libro che contiene numerose filastrocche, giochi e attività.
Le filastrocche presenti nel libro tengono conto delle difficoltà che incontrano i bambini nella lettura dei suoni "difficili" come dice la maestra di Gloria, cioè quei gruppi consonantici a volte così ostinati ad uscire dalla bocca o ... dalla penna!!!
La scelta dell'utilizzo della filastrocca viene utilizzata come strumento terapeutico.
Molti bambini con disturbi specifici dell'apprendimento ( e non), si ritrovano ad arrancare nella traduzione di segni grafici , e come spesso accade scoraggiandosi per i pochi risultati ottenuti nonostante l'impegno.
L'obiettivo è quello di innescare la motivazione, cercando di suscitare interesse nel bambino verso il testo scritto, la filastrocca in questo senso è un valido aiuto perché fa parte della lingua parlata.
Le filastrocche poi sono legate a esperienze emotivamente gratificanti, rassicuranti , le nonne o le mamme da sempre utilizzano questi suoni ritmati, spesso con assurdi accostamenti concettuali, ma che fanno ridere.
Nella seconda parte del libro troviamo le parole incontrate nella lettura delle filastrocche, e l'apprendimento avviene proprio attraverso il gioco di parole creando una "banca dati".
Si troveranno anche esercizi che permettono di unire la lettura alla scrittura ecc ecc. potete sfogliare il libro qui .
Insomma questo libro lo utilizzo molto volentieri e lo considero un ottimo strumento per consolidare alcuni concetti utili per un avvio o una ripartenza attraverso il mondo dei segni grafici e della lettura.
Con questo libro partecipo al venerdì del libro
Me lo annoto, per quando in nanetto arriverà alla fase giusta!!!
RispondiEliminaBuon pomeriggio ^_^
E' un ottimo strumento da utilizzare con i bambini!
EliminaSiamo nel periodo giusto. Ne prendo nota!
RispondiEliminaCiao Stefania, quando leggo le filastrocche alla grande (8 anni) le sente anche la piccola (5 anni)e confido che questo esercizio di ascolto "mirato" possa giovare anche a lei!
EliminaNon è ancora il momento ma mi sembra un ottimo consiglio!
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